domenica, dicembre 12, 2010

nostalgia

il lavoro se non nobilita l'uomo, allora lo uccide.
tanti troppi morti sul lavoro; ma non solo quelli.
ci sono anche i morti viventi che la vita la mantengono, che godono di ottima salute, ma che l'anima l'hanno persa da un pò.
e poi c'è gente come me, che ogni giorno lotta. Con se stesso,per tenere in vita la propria anima dinanzi allo scorrere della vita sui binari dell'abitudine!che lotta ogni giorno con la propria NOSTALGIA, con quel ricordo perenne dei sogni avuti fino ad un certo punto e che non si rassegna al vederli smarrire in silenzio.
Ma è così che vanno le cose. La nostalgia logora e fa impazzire perchè rende insoddisfatti di quello che si è. Perchè se ci si guarda allo specchio, è la nostalgia a dirci che non ci piacciamo.
W allora per sopravvivere la mettiamo a tacere, in coppia con la coscienza. E il lavoro a far questo aiuta,la sua routine, il suo stancarci azzerando la voglia di pensare, riflettere, anche sognare.
Inseriamo il pilota automatico e viaggiamo a tutta velocità perdendo di vista ciò che il ragazzo aveva avuto il coraggio di sognare. L'uomo che non mantiene le promesse del ragazzo.
il tempo scivola tra le mani e, aspettando che qualcosa intervenga x cambiare, la vita passa.
....e io mi ritrovo qui,incapace di addormentarmi
con il ragazzo che urla dentro per riavere indietro la sua vita!

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"La gente ha paura di quello che non riesce a capire."

"Ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare... Ma non una puttana, un amico. Ecco, gli amici, quelli si: proprio una gran voglia di vederli, di star con loro, ma a quest'ora l'unica é andare a casa..."

Sono testimone della mia era. Passo alla lente d'ingrandimento quello che mi accade intorno senza giudizi e con molte domande....