giovedì, dicembre 30, 2010





Così discesi del cerchio primaio
giù nel secondo, che men loco cinghia
e tanto più dolor, che punge a guaio. 3
Stavvi Minòs orribilmente, e ringhia:
essamina le colpe ne l'intrata;
giudica e manda secondo ch'avvinghia. 6
Dico che quando l'anima mal nata
li vien dinanzi, tutta si confessa:
e quel conoscitor de le peccata 9
vede qual loco d'inferno è da essa;
cignesi con la coda tante volte
quantunque gradi vuol che giù sia messa. 12
Sempre dinanzi a lui ne stanno molte:
vanno a vicenda ciascuna al giudizio,
dicono e odono, e poi son giù volte. 15
«O tu che vieni al doloroso ospizio»,
disse Minòs a me quando mi vide,
lasciando l'atto di cotanto offizio, 18
«guarda com'entri e di cui tu ti fide;
non t'inganni l'ampiezza de l'intrare!».
E 'l duca mio a lui: «Perché pur gride? 21
Non impedir lo suo fatale andare:
vuolsi così colà dove si puote
ciò che si vuole, e più non dimandare». 24
Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto pianto mi percuote. 27
Io venni in loco d'ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto. 30
La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta. 33
Quando giungon davanti a la ruina,
quivi le strida, il compianto, il lamento;
bestemmian quivi la virtù divina. 36
Intesi ch'a così fatto tormento
enno dannati i peccator carnali,
che la ragion sommettono al talento. 39
E come li stornei ne portan l'ali
nel freddo tempo, a schiera larga e piena,
così quel fiato li spiriti mali 42
di qua, di là, di giù, di sù li mena;
nulla speranza li conforta mai,
non che di posa, ma di minor pena. 45
E come i gru van cantando lor lai,
faccendo in aere di sé lunga riga,
così vid'io venir, traendo guai, 48
ombre portate da la detta briga;
per ch'i' dissi: «Maestro, chi son quelle
genti che l'aura nera sì gastiga?». 51
«La prima di color di cui novelle
tu vuo' saper», mi disse quelli allotta,
«fu imperadrice di molte favelle. 54
A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era condotta. 57
Ell'è Semiramìs, di cui si legge
che succedette a Nino e fu sua sposa:
tenne la terra che 'l Soldan corregge. 60
L'altra è colei che s'ancise amorosa,
e ruppe fede al cener di Sicheo;
poi è Cleopatràs lussurïosa. 63
Elena vedi, per cui tanto reo
tempo si volse, e vedi 'l grande Achille,
che con amore al fine combatteo. 66
Vedi Parìs, Tristano»; e più di mille
ombre mostrommi e nominommi a dito,
ch'amor di nostra vita dipartille. 69
Poscia ch'io ebbi il mio dottore udito
nomar le donne antiche e ' cavalieri,
pietà mi giunse, e fui quasi smarrito. 72
I' cominciai: «Poeta, volontieri
parlerei a quei due che 'nsieme vanno,
e paion sì al vento esser leggieri». 75
Ed elli a me: «Vedrai quando saranno
più presso a noi; e tu allor li priega
per quello amor che i mena, ed ei verranno». 78
Sì tosto come il vento a noi li piega,
mossi la voce: «O anime affannate,
venite a noi parlar, s'altri nol niega!». 81
Quali colombe dal disio chiamate
con l'ali alzate e ferme al dolce nido
vegnon per l'aere, dal voler portate; 84
cotali uscir de la schiera ov'è Dido,
a noi venendo per l'aere maligno,
sì forte fu l'affettüoso grido. 87
«O animal grazïoso e benigno
che visitando vai per l'aere perso
noi che tignemmo il mondo di sanguigno, 90
se fosse amico il re de l'universo,
noi pregheremmo lui de la tua pace,
poi c'hai pietà del nostro mal perverso. 93
Di quel che udire e che parlar vi piace,
noi udiremo e parleremo a voi,
mentre che 'l vento, come fa, ci tace. 96
Siede la terra dove nata fui
su la marina dove 'l Po discende
per aver pace co' seguaci sui. 99
Amor, ch'al cor gentil ratto s'apprende,
prese costui de la bella persona
che mi fu tolta; e 'l modo ancor m'offende. 102
Amor, ch'a nullo amato amar perdona,
mi prese del costui piacer sì forte,
che, come vedi, ancor non m'abbandona. 105
Amor condusse noi ad una morte.
Caina attende chi a vita ci spense».

Queste parole da lor ci fuor porte. 108
Quand'io intesi quell'anime offense,
china' il viso, e tanto il tenni basso,
fin che 'l poeta mi disse: «Che pense?». 111
Quando rispuosi, cominciai: «Oh lasso,
quanti dolci pensier, quanto disio
menò costoro al doloroso passo!». 114
Poi mi rivolsi a loro e parla' io,
e cominciai: «Francesca, i tuoi martìri
a lagrimar mi fanno tristo e pio. 117
Ma dimmi: al tempo d'i dolci sospiri,
a che e come concedette amore
che conosceste i dubbiosi disiri?». 120
E quella a me: «Nessun maggior dolore
che ricordarsi del tempo felice
ne la miseria;
e ciò sa 'l tuo dottore. 123
Ma s'a conoscer la prima radice
del nostro amor tu hai cotanto affetto,
dirò come colui che piange e dice. 126
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse;
soli eravamo e sanza alcun sospetto. 129
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse. 132
Quando leggemmo il disïato riso
esser basciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso, 135
la bocca mi basciò tutto tremante.

Galeotto fu 'l libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante»
. 138
Mentre che l'uno spirto questo disse,
l'altro piangëa; sì che di pietade
io venni men così com'io morisse. 141
E caddi come corpo morto cade.

domenica, dicembre 12, 2010

nostalgia

il lavoro se non nobilita l'uomo, allora lo uccide.
tanti troppi morti sul lavoro; ma non solo quelli.
ci sono anche i morti viventi che la vita la mantengono, che godono di ottima salute, ma che l'anima l'hanno persa da un pò.
e poi c'è gente come me, che ogni giorno lotta. Con se stesso,per tenere in vita la propria anima dinanzi allo scorrere della vita sui binari dell'abitudine!che lotta ogni giorno con la propria NOSTALGIA, con quel ricordo perenne dei sogni avuti fino ad un certo punto e che non si rassegna al vederli smarrire in silenzio.
Ma è così che vanno le cose. La nostalgia logora e fa impazzire perchè rende insoddisfatti di quello che si è. Perchè se ci si guarda allo specchio, è la nostalgia a dirci che non ci piacciamo.
W allora per sopravvivere la mettiamo a tacere, in coppia con la coscienza. E il lavoro a far questo aiuta,la sua routine, il suo stancarci azzerando la voglia di pensare, riflettere, anche sognare.
Inseriamo il pilota automatico e viaggiamo a tutta velocità perdendo di vista ciò che il ragazzo aveva avuto il coraggio di sognare. L'uomo che non mantiene le promesse del ragazzo.
il tempo scivola tra le mani e, aspettando che qualcosa intervenga x cambiare, la vita passa.
....e io mi ritrovo qui,incapace di addormentarmi
con il ragazzo che urla dentro per riavere indietro la sua vita!

martedì, novembre 02, 2010

sono solo un passeggero del volo e mi credevo pilota



quando si divenata sordi l'emozione non si sente più

mercoledì, agosto 11, 2010

brecht

Un giorno di settembre, il mese azzurro,
tranquillo sotto un giovane susino
io tenni l'amor mio pallido e quieto
tra le mie braccia come un dolce sogno.
E su di noi nel bel cielo d'estate
c'era una nube ch'io mirai a lungo:
bianchissima nell'alto si perdeva
e quando riguardai era sparita.

E da quel giorno molte molte lune
trascorsero nuotando per il cielo.
Forse i susini ormai sono abbattuti:
Tu chiedi che ne è di quell'amore?
Questo ti dico: più non lo ricordo.
E pure certo, so cosa intendi.
Pure il suo volto più non lo rammento,
questo rammento: l'ho baciato un giorno.

Ed anche il bacio avrei dimenticato
senza la nube apparsa su nel cielo.
Questa ricordo e non potrò scordare:
era molto bianca e veniva giù dall'alto.
Forse i susini fioriscono ancora
e quella donna ha forse sette figli,
ma quella nuvola fiorì solo un istante
e quando riguardai sparì nel vento

domenica, luglio 18, 2010

quando si accendono i pensieri tutto il resto passa in secondo piano....

giovedì, marzo 18, 2010

nuvole (il titolo vero "La città")

Senza riguardo senza pieta' senza pudore
mi drizzarono contro grossi muri.
Adesso sono qua e mi dispero.
Non penso a altro: una sorte tormentosa ;
con tante cose da sbrigare fuori!
Mi alzarono muri, e non vi feci caso.
Mai un rumore una voce, pero', di muratori.
Murato fuori del mondo e non vi feci caso.

Kostantinos Kavafis

domenica, febbraio 28, 2010

..cause we speak in silence every time our eyes meet.



I wanna be better than oxygen
So you can breathe when you're drowning and weak in the knees
I wanna speak louder than Ritalin
For all the children who think that they've got a disease
I wanna be cooler than t.v.
For all the kids that are wondering what they are going to be
We can be stronger than bombs
If you're singing along and you know that you really believe
We can be richer than industry
As long as we know that there's things that we don't really need
We can speak louder than ignorance
Cause we speak in silence every time our eyes meet.

giovedì, febbraio 18, 2010

...che bello...



Non ho risposte per te, non chiedermele… ti dico solo di guardarti bene dentro, di capire quello che perdi... perché perdi qualcosa di unico di importante… perché la vostra storia non sarà mai uguale alle altre, perché lui vale tanto… Ma vale anche la tua serenità, la tua felicità.. perciò fai quello che ti rende felice, quello che senti di fare… non ci sono risposte pronte, non ci sono risposte giuste. Quello che fai oggi potrebbe non andare bene domani per te. Ma non puoi saperlo. E non puoi fare niente per saperlo. Potresti pentirti di tutto. Di aver fatto. Di non aver fatto. Potresti fare la scelta peggiore. Ma non sai nulla. Non lo saprai mai. Fa ciò che senti. Trattieni il fiato e senti. E condividi i pensieri e le sensazioni con te stessa. E non raccontarti bugie. E non essere dura e rigida con te stessa. Non sottovalutarti ma ricordati sempre di non sopravvalutarti. Non sei onnipotente, non sei infallibile, non sei perfetta. Ma sei speciale. E su questo puoi e potrai sempre farti forza. Trova il giusto equilibrio senza prenderti troppo sul serio. Capita. Capiterà. È la vita che si mostra e si nasconde. Vivi. Continua a farlo. È questo o no il bello della vita? L’imprevedibilità, il non sapere cosa ci aspetta. Godi quello che arriva. Prendilo a piene mani. Ubriacati. Sorridi. Sorridi...

by Austerity

mercoledì, febbraio 17, 2010

gibran....Se l'amore vi chiama seguitelo, anche se ha vie lunghe e tortuose.

Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla.




Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.



Tu sei un bel pensiero, la cosa più sublime che possa essere stretta da una mano. Tu sei una canzone ricorrente nei miei sogni.

giovedì, gennaio 28, 2010

Itaca

Quando ti metterai in viaggio per Itaca
devi augurarti che la strada sia lunga
fertile in avventure e in esperienze.
I Lestrigoni e i Ciclopi
o la furia di Nettuno non temere,
non sarà questo il genere d'incontri
se il pensiero resta alto e il sentimento
fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
né nell'irato Nettuno incapperai
se non li porti dentro
se l'anima non te li mette contro.
Devi augurarti che la strada sia lunga
che i mattini d'estate siano tanti
quando nei porti - finalmente e con che gioia -
toccherai terra tu per la prima volta:
negli empori fenici indugia e acquista
madreperle coralli ebano e ambre
tutta merce fina, anche aromi
penetranti d'ogni sorta, più aromi
inebrianti che puoi,
va in molte città egizie
impara una quantità di cose dai dotti.

Sempre devi avere in mente Itaca
- raggiungerla sia il pensiero costante.
Soprattutto, non affrettare il viaggio;
fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
metta piede sull'isola, tu, ricco
dei tesori accumulati per strada
senza aspettarti ricchezze da Itaca.
Itaca ti ha dato il bel viaggio,
senza di lei mai ti saresti messo
in viaggio: che cos'altro ti aspetti?

E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

Kostantin Kavafis

lunedì, gennaio 25, 2010

progetti di autosviluppo....


‘‘Fino a che uno non si compromette, c’è esitazione, possibilità di tornare indietro e sempre inefficacia.
Rispetto a ogni atto di iniziativa (e creazione) c’è solo una verità elementare, l’ignoranza uccide innumerevoli idee e splendidi piani. Nel momento in cui uno si compromette definitivamente, anche la provvidenza si muove. Ogni sorta di cose accade per aiutare, cose che altrimenti non sarebbero mai accadute.
Una corrente di eventi ha inizio dalla decisione, facendo sorgere a nostro favore ogni tipo di incidenti imprevedibili, incontri e assistenza materiale, che nessuno avrebbe sognato potessero venire in questo modo.
Tutto quello che puoi fare, o sognare di poter fare, incomincialo.
Il coraggio ha in sé genio, potere e magia. Incomincia adesso’’.
Wolfgang J. Goethe

....allora come oggi l'idea di costruirmi un sentiero di crescita, che in qualche modo vincoli i miei progetti futuri, mi ha fatto riflettere molto. Cercare di percorrere una strada significa canalizzare canalizzare i miei sforzi verso un traguardo e questo mi porterà necessariamente ad abbandonare altre strade. Il non poter essere in "potenza" qualcosa, mi spaventa, ma è anche il salto necessario per poter crescere e realizzare una vita.
...cercare di non precludersi niente dicendo che si è pronti a tutto è ciò che appare meno realistico da fare , ma è importante farsi travolgere dalla vita, cercando di resistere alla tentazione di controllarla: per il gusto delle sorprese, per stupirsi del nuovo, per ridere delle proprie sciocchezze, per non prendersi troppo sul serio.
....i problemi in qualche maniera si risolvono sempre e fanno molta più paura prima di essere affrontati. Una volta scesi in campo non c'è spazio per tirarsi indietro.
...il sentiero che tracciamo è frutto di eventi spesso casuali che determinano la nostra vita, ma la coerenza con la nostra essenza ci permette di percorrere strade che ci appartengono anche se non le avevamo immaginate.

domenica, gennaio 17, 2010

la lista dei desideri...



I wish I was a neutron bomb for once I could go off
I wish I was a sacrifice but somehow still lived on
I wish I was a sentimental ornament you hung on
The Christmas tree I wish I was the star that went on top
I wish I was the evidence I wish I was the grounds
For 50 million hands upraised and open toward the sky

I wish I was a sailor with someone who waited for me
I wish I was as fortunate as fortunate as me
I wish I was a messenger and all the news was good
I wish I was the full moon shining off a Camaro's hood

I wish I was an alien at home behind the sun
I wish I was the souvenir you kept your house key on
I wish I was the pedal brake that you depended on
I wish I was the verb 'to trust' and never let you down

I wish I was a radio song, the one that you turned up
I wish...
I wish...

I wish I was a neutron bomb for once I could go off
I wish I was a sacrifice but somehow still lived on
I wish I was a sentimental ornament you hung on
The Christmas tree I wish I was the star that went on top
I wish I was the evidence I wish I was the grounds
For 50 million hands upraised and open toward the sky

I wish I was a sailor with someone who waited for me
I wish I was as fortunate as fortunate as me
I wish I was a messenger and all the news was good
I wish I was the full moon shining off a Camaro's hood

I wish I was an alien at home behind the sun
I wish I was the souvenir you kept your house key on
I wish I was the pedal brake that you depended on
I wish I was the verb 'to trust' and never let you down

I wish I was a radio song, the one that you turned up
I wish...
I wish...

"La gente ha paura di quello che non riesce a capire."

"Ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare... Ma non una puttana, un amico. Ecco, gli amici, quelli si: proprio una gran voglia di vederli, di star con loro, ma a quest'ora l'unica é andare a casa..."

Sono testimone della mia era. Passo alla lente d'ingrandimento quello che mi accade intorno senza giudizi e con molte domande....