sabato, febbraio 24, 2007

era li....stesa per terra...immobile
e nessuno si accorgeva di lei....era li da non so quanto tempo e nesuno di noi muoveva un dito
c'era chi rideva e chi continuava a pensare ad altro

non fosse stato per una mia amica forse sarebbe rimasta lì senza che nessuno la soccorresse...
io non sono riuscito a fare nulla!
immobilizzato...mi sentivo impotente, ero pervaso da brividi e da sensazioni negative....ho avuto paura.

De Andrè suona ora x te...

lunedì, febbraio 12, 2007

C'è Tempo

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno che hai voglia ad aspettare
un tempo sognato che viene di notte
e un altro di giorno teso
come un lino a sventolare.

C'è un tempo negato e uno segreto
un tempo distante che è roba degli altri
un momento che era meglio partire
e quella volta che noi due era meglio parlarci.

C'è un tempo perfetto per fare silenzio
guardare il passaggio del sole d'estate
e saper raccontare ai nostri bambini quando
è l'ora muta delle fate.

C'è un giorno che ci siamo perduti
come smarrire un anello in un prato
e c'era tutto un programma futuro
che non abbiamo avverato.

È tempo che sfugge, niente paura
che prima o poi ci riprende
perché c'è tempo, c'è tempo c'è tempo, c'è tempo
per questo mare infinito di gente.

Dio, è proprio tanto che piove
e da un anno non torno
da mezz'ora sono qui arruffato
dentro una sala d'aspetto
di un tram che non viene
non essere gelosa di me
della mia vita
non essere gelosa di me
non essere mai gelosa di me.

C'è un tempo d'aspetto come dicevo
qualcosa di buono che verrà
un attimo fotografato, dipinto, segnato
e quello dopo perduto via
senza nemmeno voler sapere come sarebbe stata
la sua fotografia.

C'è un tempo bellissimo tutto sudato
una stagione ribelle
l'istante in cui scocca l'unica freccia
che arriva alla volta celeste
e trafigge le stelle
è un giorno che tutta la gente
si tende la mano
è il medesimo istante per tutti
che sarà benedetto, io credo
da molto lontano
è il tempo che è finalmente
o quando ci si capisce
un tempo in cui mi vedrai
accanto a te nuovamente
mano alla mano
che buffi saremo
se non ci avranno nemmeno
avvisato.

Dicono che c'è un tempo per seminare
e uno più lungo per aspettare
io dico che c'era un tempo sognato
che bisognava sognare.

Ivano Fossati

domenica, febbraio 11, 2007

Quello che più mi piace fare...

Rientrare in un campo da calcio dopo tutto quello che è successo in queste settimane mi lascia pensare...
un poliziotto ucciso da un ragazzo di 17 anni che per una cazzata ha rovinato la vita sua e quella di un'altra famiglia.
un ragazzo ucciso in una rissa per una partita di 3° categoria.

non so con che umore domattina andrò al campo...so che mentre il mio allenatore dirà le solite cose...porco qua, porco là...è una partita fondamentale....dobbiamo vincere...e cose simili, con la mia mente mi assenterò per qualche minuto...

poi indosserò i miei scarpini e una volta entrato in campo dimenticherò tutto e correrò, correrò e correrò fino a quando non ce la farò più...dimenticando i miei pensieri e facendo quello che più mi piace: cercare la gioia di un goal e l'abbraccio dei miei compagni. In quel momento...e forse solo in quello...saprò che la mia gioia è condivisa, il loro abbraccio sarà sincero e io per poco sarò felice

Amen

mercoledì, febbraio 07, 2007

Stanco

solo nelle lunghe (e obbligate) passeggiate notturne per Roma che riesco veramente a concentrarmi...nel silenzio delle strade che di giorno sono un accavallarsi di rumori, clacson, urla etc.. riesco a spegnere i miei sensi ed ad indagare me stesso, capire il mio reale stato d'animo.
sono stanco...di inseguire qualcosa che non trovo, di cercare qualcuno che non si accontenti di chiedere solamente come stai, ma che abbia ancora tempo e voglia di ascoltare e parlare.di persone che non mi interrompano per dire "pure io" o "io sto peggio (meglio) di te" (parafrasando il significato degli interventi)!
l'intensità di mesi vissuti a ritmi vertiginosi ha nascosto questo mio disagio x questi rapporti standard,fatti di discorsi superficiali e privi di una reale voglia di conoscersi.
una situazione inevitabile,frutto dei percorsi che mi hanno allontanato da quelle persone che sono dei punti fermi della mia vita e che pur rimanendo tali non sono più lì ad ascoltare i miei skazzi e le mie riflessioni. Persone con le quali potevo parlare per ore senza annoiarmi o restare in silenzio senza alcun disagio. Persone che ascoltavo, ammirato dalla loro profondità e passione, con un rispetto e un'attenzione che quasi non mi sembra + di avere.
ora di tutto questo non rimangono che pagine virtuali,sulle quali trovare e scoprire le vere dimensioni delle persone...sulle quali fare affidamento per non sentirsi del tutto soli...ma a me non puo bastare....mi mancano gli sguardi, la gestualità, la passione, gli abbracci, le gote che arrossiscono e le sopracciglia che si aggrottano....

sabato, febbraio 03, 2007

Addomesticarsi

mentre pensavo ad una persona mi è rivenuto in mente questo passaggio del piccolo principe.
Che cosa vuole dire "addomesticare"?"
"E una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"…"
"Creare dei legami?"
"Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi.
Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’uno dell’altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro per te unica al mondo".
"Comincio a capire", disse il piccolo principe. "C’e un fiore… credo che mi abbia addomesticato…"
"E possibile", disse la volpe. "Capita di tutto sulla Terra…"
"Oh! Non e sulla Terra", disse il piccolo principe.
La volpe sembro perplessa:
"Su un altro pianeta?"
"Si".
"Ci sono dei cacciatori su questo pianeta?"
"No".
"Questo mi interessa! E delle galline?"
"No".
"Non c’e niente di perfetto", sospiro la volpe.
Ma la volpe ritorno alla sua idea:
"La mia vita e monotona. Io do la caccia alle galline, e gli uomini danno la caccia a me. Tutte le galline si assomigliano, e tutti gli uomini si assomigliano. E io mi annoio percio. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sara come illuminata. Conoscero un rumore di passi che sara diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e triste! Ma tu hai dei capelli color dell’oro. Allora sara meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e dorato, mi fara pensare a te. E amero il rumore del vento nel grano…"
La volpe tacque e guardo a lungo il piccolo principe:
"Per favore… addomesticami", disse.

ciao attrice ;-)

venerdì, febbraio 02, 2007

Resta incinta e chiede il test di paternità a mezza squadra di calcio più due assessori


BOLZANO - Mezza squadra di calcio dovrà fare il test di paternità: una donna residente in Val Venosta, Alto Adige, ha fatto ricorso ad un avvocato per avere un assegno di mantenimento per il suo bambino. La donna ha chiesto che siano "controllati" anche un paio di assessori comunali.

La vicenda è raccontata oggi dal quotidiano in lingua tedesca di Bolzano Tageszeitung. Il fatto - scrive il giornale - è avvenuta in un paesino della vallata della cittadina termale di Merano. La giovane donna - che lavora in un bar - dopo avere avuto il figlio ha chiesto il controllo della paternità su una decina di compaesani, fra cui sei calciatori e un noto imprenditore della zona.
da Repubblica.it

giovedì, febbraio 01, 2007

crescere

trovarsi di fronte la vita da "adulto" e sentire che ti ci stai avvicinando a tutta velocità senza cartina. Ecco come mi sono sentito ieri sera. Cenetta con amici che non vedevo da un po di tempo. Tutti ragazzi 5 o 6 anni + grandi di me seduti intorno a un tavolo a parlare, ridere, scherzare.
Quando li ho conosciuti avevo appena iniziato l'università, loro la stavano finendo. Ora discutono sulle loro prospettive...matrimoni, convivenze, (in)soddisfazioni sul lavoro, mutui per la casa. e io mi sto timidamente affacciando in quella vita.
fino a ieri sognavo di andare a vivere un pò quà e un pò là...viaggiare, scoprire il mondo e con esso conoscere me stesso e capire quanto valgo in questo mondo ipercompetitivo. Ogni giorno un'idea nuova, un percorso che non avevo mai considerato e tanti progetti. E ora?E' arrivato il momento delle scelte, di tirare fuori gli attributi e fare qualcosa della mia vita. Non sopravvivere!Scegliere: ciò che mi piace, dimostrare prima di tutto a me stesso che non sono fumo, ma sostanza!
Senza dimenticare mai chi sono....crescere....cambiare.....senza rinnegarmi

"La gente ha paura di quello che non riesce a capire."

"Ci vorrebbe qualcuno con cui ridere, parlare... Ma non una puttana, un amico. Ecco, gli amici, quelli si: proprio una gran voglia di vederli, di star con loro, ma a quest'ora l'unica é andare a casa..."

Sono testimone della mia era. Passo alla lente d'ingrandimento quello che mi accade intorno senza giudizi e con molte domande....